L’altra faccia della fibromialgia

Empatia, supporto, incoraggiamento: Come sostenere una persona cara che soffre di Fibromialgia

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Enzo Basile

In alcuni articoli precedenti abbiamo trattato l'argomento fibromialgia, cercando di spiegarne le caratteristiche e facendo riferimento ad esperienze personali di chi ne é colpito. In questo articolo il tema verrá analizzato secondo un altro punto di vista: quello di chi si trova vicino ad una persona con fibromialgia.

Per questo, lasciamo ora la parola a Enzo, fisioterapista ed esperto di dolore cronico che, inoltre, gestisce e cura un blog.


Le persone che reggono quotidianamente il peso di una vita condivisa con un compagno invisibile come il dolore cronico, si ritrovano a modificare su più fronti la loro vita sul piano fisico e mentale, ma anche sul piano delle relazioni affettive.

Il mio punto di vista è quello di chi si ritrova a condividere la quotidianità con una persona affetta da Fibromialgia, una condizione medica ad oggi ancora senza un cura risolutiva, che inoltre affronto attivamente sul piano professionale, come fisioterapista e, come mi piace definirmi, pain coach.


Parole chiave: Empatia & Compassione

Nel descrivere la vita di queste persone e nello spiegare quali siano i mezzi più efficaci per gestire nel tempo questa scomoda compagna, mi ritrovo spesso a confrontarmi anche con i miei alter-ego seduti dall'altra parte della scrivania, ovvero coloro che quotidianamente convivono con una persona fibromialgica.

Stare vicini ad una persona che soffre di dolore persistente richiede un certo grado di empatia e compassione. Per quanto questi due termini sembrano indicare la stessa cosa, in realtà hanno significati ampiamente diversi tra loro sul piano funzionale.

Se siamo empatici, ci ritroviamo ad immedesimarci nella condizione dell'altro, immaginandoci cosa possa provare chi ci sta di fronte.

Persone molto empatiche riescono letteralmente ad immergersi nei pensieri e paure degli altri, quasi a viverle in prima persona. La compassione, invece, non si limita a guardare o provare, ma è quel sentimento che ci spinge all'azione che ci sprona ad alleviare le sofferenze altrui.

Come supportare la persona a noi vicina

Ma come possiamo aiutare chi, quotidianamente, affronta la sua vita con la Fibromialgia?

Mi sento di dire che un aiuto incentrato su mille attenzioni spesso è controindicato al pari del disinteresse.

L'aspetto fondamentale da curare è l'ascolto attivo. Queste persone devono avere davanti a loro una persona che li ascolta senza giudizio e sappia allo stesso tempo fornirgli risposte e suggerimenti validi ma, quando necessario, astenersi dal darli, ammettendo senza autogiudicarsi di non avere anche loro la risposta, senza sfociare in suggerimenti o frasi fatte. Dovremmo cercare di creare dei momenti positivi da passare insieme. Non puntare il dito contro di loro ed i loro limiti che spesso non possiamo

capire o che, anche senza farlo apposta, dimentichiamo che hanno. Bisogna costruire rapporti basati sulla duplice fiducia in cui entrambi si aiutano: uno nel far capire come aiutare e l'altro nell'aiutare a comprendere.

Incoraggiare

Spronare il proprio caro a partecipare a programmi o corsi che insegnano alla persona come approcciare e gestire il proprio dolore.

Chi soffre di Fibromialgia non deve essere fatto passare per un peso: anche loro vorrebbero stare meglio e spesso il cambiamento è difficile e

serve incoraggiamento per essere intrapreso.

Collaborare nelle faccende domestiche alleggerisce dalla responsabilità. Incoraggiarle a trovare degli hobby e delle attività ricreative che li invogliano a “muoversi di piú” e trovare nuovi metodi per allenarsi e mantenersi in movimento che aiuteranno la loro autostima e le sproneranno a migliorare.

Evitare di costringerle a partecipare ad escursioni od attività fuori dalla loro portata e credergli quando ci dicono che non ce la fanno. In tutto questo va però sottolineato che anche loro devono cambiare il loro approccio alla Fibromialgia. Come dico spesso nel mio Blog:

“prima di sperare di cambiare il tuo dolore, cambia tu”.

Supportiamolo, aiutiamolo, facciamoci consigliare da dei professionisti, troviamo attività motorie da fare insieme ed alla loro portata, e, senza accorgetene, li vedrai cambiati. Questo perché troppo ancorati alla convinzione del

“non lo posso o non ce la faccio”

Accompagnamoli nel raggiungere i loro traguardi.


Grazie mille ad Enzo per averci descritto la Fibromialgia da un punto di vista diverso, speriamo che questo articolo vi sia piaciuto. Vi consigliamo anche di visitare il suo blog, troverete molti spunti interessanti!

Per qualsiasi domanda o proposta non esitate a contattare Caterina


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